Argini dei fiumi
Perché devono essere puliti

Fagiolari S.r.l.

I fiumi sono una risorsa preziosa per l'ambiente, la biodiversità, l'agricoltura e l'energia. Tuttavia, sono anche fonte di rischio per le popolazioni e i territori che attraversano, soprattutto in caso di piene e alluvioni. Per prevenire e mitigare questi fenomeni, è fondamentale garantire una corretta manutenzione degli argini e degli alvei dei fiumi, che sono le parti del corso d'acqua che contengono e convogliano il flusso idrico.

Cosa sono gli argini dei fiumi


Gli argini sono opere di difesa passiva del territorio, costituite da rilevati in terra, che impediscono lo straripamento dei fiumi al di fuori dei loro limiti naturali.
Possono essere disposti in froldo, ovvero a diretto contatto con il flusso idrico, oppure in golena, ovvero a una certa distanza dall’alveo.
Questa disposizione dipende dallo spazio disponibile, dal valore del territorio da proteggere e dalla pericolosità del corso d'acqua. Gli argini in froldo sono più esposti all'erosione e alla pressione idrostatica del flusso idrico, mentre gli argini in golena consentono una maggiore espansione dei volumi di piena, con benefici sui livelli idrometrici e sulla propagazione dell'onda di piena a valle.

L'altezza degli argini è dimensionata in base all'entità degli eventi di piena previsti in un arco di tempo pluriennale, definito tempo di ritorno. Per definire la quota di massima piena a una determinata sezione è necessario conoscere la portata del corso d'acqua in corrispondenza di essa, che dipende dalla superficie del bacino sotteso e dalla piovosità ad esso specifica. La quota di sommità arginale viene determinata integrando il livello di massima piena di un ulteriore margine di sicurezza detto franco arginale, che ha entità variabile a seconda del grado di pericolosità idraulica del corso d'acqua e del suo contesto territoriale.

costruzione argine fiume

L’importanza della pulizia degli argini dei fiumi


La pulizia degli argini e degli alvei dei fiumi è un'attività indispensabile per garantire la funzionalità e la sicurezza delle opere di difesa. Essa consiste nell'eliminare gli ostacoli e i materiali che possono ridurre la capacità idraulica dell'alveo, creare sbarramenti temporanei o permanenti, favorire l'erosione o il franamento degli argini. Tra questi ci sono la vegetazione infestante, gli alberi caduti, le ramaglie, i rovi, i tronchi, i massi, i rifiuti.

La pulizia degli argini e degli alvei dei fiumi deve essere effettuata con criterio e competenza, ricorrendo a personale specializzato e a macchinari adeguati. Non si tratta infatti di fare un taglio raso di tutto, ma di regolare la vegetazione favorendo quella che possa aiutare a contenere le acque senza impedirne il passaggio e creare sbarramenti. Inoltre, bisogna rispettare gli equilibri ecologici e le normative ambientali vigenti.

La pulizia degli argini è una responsabilità condivisa tra lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e i Consorzi di bonifica. Essa richiede una pianificazione coordinata, una programmazione periodica e una verifica costante. Solo così si può prevenire efficacemente il rischio idrogeologico e salvaguardare la vita delle persone e la bellezza e la salute dei nostri fiumi.

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